Nightglow Forum

Agibilità ENPALS..., ...questa sconosciuta...

« Older   Newer »
  Share  
Rinna
view post Posted on 7/10/2005, 11:32




Dunque, visti gli sviluppi in chiave live che stiamo affrontando, si pone il problema SIAE/ENPALS!!
Per la SIAE non mi ci metto nemmeno a guardare perchè c'è da diventare scemi, ma per l'ENPALS le cose sono un po' più chiare.

Ecco cosa ho trovato sul sito dell'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo (e dello Sport Professionistico).

[i]1. Cos’è il Certificato di Agibilità E.N.P.A.L.S.?
Risposta. E’ una autorizzazione ad “agire”, cioè: effettuare uno spettacolo o una serie di spettacoli. Esso, su richiesta, viene rilasciato dall’Ente di previdenza degli artisti (che non è l’Inps) alle Imprese di spettacolo (teatri stabili, compagnie di teatro, orchestre organizzate in forma societaria, etc) o anche a titolari di esercizi pubblici (hotels, ristoranti, pub, gelaterie, etc) i quali, pur in maniera collaterale o occasionale, organizzano eventi con la partecipazione di lavoratori dello spettacolo (attori, musicisti, DJ o anche semplicemente “animatori”).

2. Di cosa si occupa l’E.N.P.A.L.S.?
Risposta. L’E.N.P.A.L.S., Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo e dello Sport Professionistico, con sede centrale in Roma, viale Regina Margherita 206 (www.enpals.it), è l’Ente che dispone della erogazione delle pensioni di vecchiaia o da inabilità al lavoro per il Lavoratori dello Spettacolo. Di conseguenza è anche l’Ente presso il quale i titolari di Imprese di spettacolo devono pagare i “contributi previdenziali” in favore degli artisti da loro scritturati. I contributi previdenziali sono una sorta di tassa (32,70 % della paga) che va versata, per ciascun spettacolo e per ciascun artista, dal datore di lavoro (gestore, organizzatore, caporchestra, etc) il quale può esercitare rivalsa di circa un terzo sulla paga dell’artista stesso. (Per maggiori dettagli si vada nel sito dell’Ente).


5. Quindi l’incombenza del Certificato di agibilità è in capo all’organizzatore e non ai musicisti come si sente in giro!
Risposta: Assolutamente sì, infatti con la legge a cui fa riferimento l’ENPALS (D.L.C.P.S. n. 708/47 e successive modificazioni), il datore di lavoro (gestore, organizzatore, etc) viene distinto nettamente dall’artista, al quale viene attribuita la personalità giuridica di “lavoratore dipendente” (perlomeno ai fini previdenziali), cioè “parte debole” della configurazione lavorativa, da tutelare da parte del datore di lavoro, … per intendersi: al pari degli operai in fabbrica o degli impiegati negli uffici.

6.Ma se questo onere è in capo al datore di lavoro, come mai il secondo comma dell’art 6 della legge istitutiva dell’E.N.P.A.L.S. (quella citata sopra) recita che gli organizzatori “non possono far esibire i lavoratori che non sono in possesso del certificato di agibilità”?…
Espresso in questi termini sembrerebbe che l’Agibilità sia assolutamente a carico del lavoratore stesso! Risposta: Trattasi di un enorme equivoco che si trascina questa iperobsoleta legge fin dalla sua prima stesura (del ’47), che non è stato mai chiarito nelle revisioni successive. Non riesco a darmi una spiegazione di come possa essere stato scritto questo tragicomico comma. Probabilmente nella bozza di legge originaria erano stati usati altri termini, forse ci si riferiva alle “compagnie di artisti”, che venivano anche chiamate genericamente “gli artisti” e successivamente, nel redigere il decreto, utilizzando la più consona terminologia: “lavoratori dello Spettacolo”, il legislatore è ingenuamente scivolato in una colossale “gaffe” linguistica …E sì! …Infatti, come si evince chiaramente in tutto lo “spirito” della legge e, in particolare, nel successivo art. 10, i “lavoratori dello spettacolo” non possono avere il Certificato di Agibilità e non ne hanno assolutamente l’obbligo, a meno che non siano uniti in una qualche forma societaria a carattere d’impresa. Si tenga inoltre presente che questa “leggerezza” legislativa potrebbe mettere in discussione la costituzionalità dell’intera legge sull’Enpals!

8. Una volta acclarato che un musicista “sfuso”, in ogni caso, non ha l’obbligo né dell’agibilità, né di versarsi i contributi, per quale motivo i gestori insistono nel pretendere da noi tale documento… spesso ce la chiedono, forse ingenuamente, come se si trattasse di una “licenza” al pari di quelle che vengono rilasciate agli artigiani o ai commercianti?
Risposta: Da ormai un ventennio il mestiere di musicista ha assunto una caratteristica di saltuarietà funzionale (“intermittenza”) talmente elevata che la maggior parte degli organizzatori di eventi di spettacolo o intrattenimento si trovano a dover scritturare dei musicisti per un tempo così breve (a volte: un solo spettacolo) da non poter essere “materialmente” in grado di ottemperare all’Agibilità ed a tutto ciò che ne consegue. Quindi, facendo leva sul fatto che più musicisti associati possono costituire un impresa e gestirsi autonomamente con agibilità propria (per intendersi: come un’impresa appaltatrice dello spettacolo stesso), essi sono evidentemente più propensi ad ingaggiare musicisti associati in una qualche cooperativa o simile, i quali siano in grado cioè: di rilasciare una fattura definibile: “chiavi in mano”. Per meglio capire il problema, si tenga presente che, per ciascuna prestazione, non c’è da pagare solo l’ENPALS, ma anche un contributo (cosiddetto minore) all’INPS, il contributo all’INAIL per l’infortunistica sul lavoro e, inoltre, si è soggetti a ritenuta fiscale IRPEF. Non ci vuole molto a capire che se un gestore, magari piccolo, al di là della spesa materiale, dovesse accollarsi tutti questi oneri burocratici …smetterebbe di far musica.

9. Questo spiega il diffuso fenomeno delle cooperative tra artisti? Risposta: Esatto! Quindi, far parte di una cooperativa non è affatto un obbligo, ma è l’unico sistema per far sì che una tutela obbligatoria a carico del gestore, quantunque meritoria, non si trasformi in impedimento al lavoro.

12. Ma avere l’Agibilità e pagare i contributi è sempre obbligatorio?
Risposta: Non lo è se si è in presenza di lavoro gratuito. Ma attenzione, il lavoro gratuito deve avere una qualche giustificazione credibile: beneficenza, volontariato, mancanza funzionale di fondi adeguati nei budjets di gestione, etc. Qualcuno, appellandosi alla Costituzione, ricorda che la medesima sancisce la piena libertà di espressione artistica e, quindi, “suonare gratuitamente” sia sempre legittimo, perlomeno per un dilettante. Io sono convinto che la Costituzione non c’entra assolutamente niente. I padri costituzionali nel sancire la libertà delle espressioni artistiche avevano semplicemente (e giustamente) eretto un baluardo contro la censura artistica del precedente periodo, quello fascista. In realtà le prestazioni gratuite devono essere semplicemente, come dicevo prima, “credibili”. …Io posso andare a pulire gratuitamente la casa di un povero vecchietto che se la passa male (volontariato), ma non è credibile che faccia altrettanto in casa di …Berlusconi! …A parte l’ironia (…che non guasta) è utile precisare che l’ENPALS pretende di essere “avvisato” quando, in un evento di Spettacolo, si intende ricorso a musicisti che operino gratis. Evidentemente, proprio perché lo Stato si riserva il diritto di verificare se si tratti di beneficenza o simile, oppure “ci si marci su” per eludere gli obblighi contributivi. A proposito di lavoro gratuito, nel n. 107 di Midi Songs, riportato anche in apposità rubrica di questo sito, ho illustrato una soluzione per “salvare” da tasse e contributi (almeno parzialmente) quei genuini gruppi di dilettanti che propongono la musica dal vivo nei piccoli pub, che non potrebbero mai accollarsi ulteriori oneri.

13. Cos’è il libretto dell’E.N.P.A.L.S. e quanto costa?
Risposta: si tratta di una sorta di piccolo quaderno personale (cm. 12x17) che ciascun artista deve richiedere all’ente stesso o alla SIAE della zona di appartenenza. Non ha alcun costo e per il rilascio è sufficiente presentare la fotocopia di un documento d’identità e riempire un mod. apposito con le proprie generalità ed il cod. fiscale. Su di esso compaiono, nella prima pagina, le generalità del musicista e un numero di matricola che gli viene attribuito immediatamente dall’ente per via telematica all’atto del rilascio. Nelle righe delle pagine interne, per ciascuna prestazione o per ciascun gruppo di prestazioni continue, il datore di lavoro annota i propri dati, la data della o delle prestazioni e la paga giornaliera. Si noti che non è più necessario che vi vengano annotati i dati degli avvenuti versamenti (com’era in passato), quindi il libretto può essere senz’altro riconsegnato, debitamente “aggiornato”, al termine della “serata” stessa o del gruppo di serate. Se un musicista fa parte di una cooperativa, il libretto può essere trattenuto dalla coop. stessa e riconsegnato debitamente aggiornato al momento della dimissione del socio dalla coop stessa o in qualsiasi momento il socio lo richieda, poiché, ad esempio, ha delle serate da effettuare per conto non della propria coop, ma alle dipendenze di titolari “in regola” con la loro Agibilità. … Avrete capito che il “libretto ENPALS” è una sorta di promemoria dei contributi che ciascuno acquisisce. Un documento, a mio parere, alquanto obsoleto, un po’ simile ad una cosa che i vostri nonni, forse si ricorderanno: la tessera delle “marchette” (termine che oggi indica una prestazione lavorativa d’intrattenimento, ma… di tutt’altro genere, …hi hi…). Inoltre, a breve sarà possibile verificare i propri contributi a mezzo di Internet e quindi il libretto potrà essere tranquillamente sostituito da un tesserino con i propri dati ed il num. di matricola.1


Associazione Italiana Professionisti Spettacolo Cultura.

-------------------------------------------------------------------------------

Quindi, da quel che c'è scritto qui, sembrerebbe che i musicisti (se non riuniti in cooperative o associazioni a forma societaria) non abbiano alcun obbligo nei confronti dell'ENPALS: tale obbligo spetterebbe al gestore in qualità di datore di lavoro!!
In effetti se ci pensate ha il suo senso: l'operaio o l'impiegato dipendente non ha l'obbligo di occuparsi delle questioni inerenti l'INPS: è il datore di lavoro che se ne occupa trattenendo i contributi dallo stipendio e preoccuandosi di versarli all'Ente a nome del lavoratore.

Edited by Rinna - 7/10/2005, 18:31
 
Top
doc_dan
view post Posted on 7/10/2005, 12:05




Ma scusami... Da quel che ho capito noi possiamo affermare di suonare gratuitamente e così facendo i gestori nn sono soggetti a nessun tipo di imposta! Non credo ci voglia molto per giustificare una nostra esibizione gratuita dal momento che siamo dilettanti!!
In questo modo il gestore può pagarci in nero e siamo tutti contenti!
 
Top
Rinna
view post Posted on 7/10/2005, 12:11




No, il gestore deve comunque pagare i contributi ENPALS se vuole fare le cose in regola, perchè altrimenti diventa lavoro in nero! Però sono affari suoi....cioè per semplificare basta pensarla come un operaio. L'operaio dipendente in regola prende lo stipendio da cui vengono trattenuti i contributi; il datore di lavoro paga al lavoratore dipendente lo stipendio più le tasse per la previdenza. Questo se il datore di lavoro vuole fare le cose in regola. Se vuole farle in nero paga comunque lo stipendio (spesso più alto) al lavoratore ma evita le tasse.

Quindi la differenza tra suonare con l'agibilità ENPALS o no, son cazzi del gestore del locale. E' per questo che in caso di nero la multa la paga solo lui: 25 euro a componente per ogni spettacolo. I musicisti non c'entano nulla perchè come lavoratori dipendenti (anche se autonomi son considerati dipendenti) non hanno oneri nei confronti dell'Ente.
 
Top
(TheFuture)NightglowMANAGER
view post Posted on 7/10/2005, 12:29




Credo che sia + complessa...

Almeno l'iscrizione all'empals è da fare (ma tanto è gratis)...

Rinna, andiamo a parlare con l'associazione di modena la settimana prossima? Al mattino ai tempo?
 
Top
Rinna
view post Posted on 7/10/2005, 12:31




Si bisogna che ci capiamo qualcosa...

Facciamo martedì mattina verso le 9?
 
Top
(TheFuture)NightglowMANAGER
view post Posted on 7/10/2005, 12:35




Se loro avessero tempo... oggi chiamo!
 
Top
Rinna
view post Posted on 7/10/2005, 12:36




Ah è vero....beh fatti dire la mattina che hanno tempo e io faccio in modo di liberarmi se sono impegnato...
 
Top
Rinna
view post Posted on 7/10/2005, 12:54




Ecco cosa mi ha risposto un tipo su questa questione dal forum di mercatinomusicale.com:

[iron_don] ha scritto:
> che cos'è sta agibilità ENPALS

In pratica è l'INPS per i lavoratori dello spettacolo (in senso lato, cioè non solo i musicisti, ma tutti quelli che fanno arte in genere, calciatori compresi).
Tu come musicista devi avere una "posizione ENPALS", cioè un libretto con matricola, etc etc etc ... mentre l'agibilità è di competenza del locale.

In pratica il gestore diventa datore di lavoro a tempo determinato, ti assume e ti licenzia in serata. In caso di problemi con l'agibilità, è il gestore che ci va di mezzo fiscalmente, è come se ti assumesse in nero.


> a cosa serve

Se non 6 un professionista non serve quasi a nulla, dato che non maturerai mai abbastanza contributi per goderti la pensione.
In compenso è una gran rottura di balle ... anche perchè ognuno ti dice la sua su come funziona.


> e quanto costa?

Niente, se vai in un ufficio SIAE chiedi di avere il libretto, servono carta d'identità e codice fiscale ... almeno così funzionava fino a 2 anni fa, adesso non so con certezza, ma mi pare sia ancora così.
Quello che costa di solito è l'iscrizione ad un'associazione che ti cura tutta la parte burocratica e fiscale, ma è del tutto inutile, dato che la fattura non è certo obbligatoria, basta farsi compilare il libretto dal gestore del locale.
Se giri tanto puoi affidarti ad un'associazione-agenzia, ma valuta bene quello che ti propone, di solito è una fregatura ... e l'iscrizione ENPALS è nominale, quella di gruppo è una farsa.

Cerca di avere + pareri possibili, perchè come al solito, la materia è troppo poco chiara.
Rivolgiti ad un ufficio SIAE, tanto si passa sempre di lì e se trovi quello giusto, ti spiegano tutto per filo e per segno.


> Cosa cambia tra fare l'agibilità e iscriversi alla SIAE e quale delle
> due è necessaria per non avere problemi a suonare in locali?

L'iscrizione alla SIAE ti permette di tutelare il diritto d'autore dei brani che depositi, ma non è necessaria per suonare in giro. Quella ENPALS sì ...
La SIAE è però incaricata di eseguire i controlli ENPALS, quindi ogni tanto ci si confonde tra le 2 cose.


--------------------------------------------------

Ecco...allora...siamo sempre lì! L'agibilità ENPALS è praticamente la nostra "capacità d'agire da musicisti": è come la capacità d'agire civile richiesta per porre in essere contratti. Una volta che noi abbiamo l'agibilità otteniamo due risultati:
- possiamo essere assunti come musicisti da gestori di locali, impresari o altro
- maturiamo una pensione calcolata sulla percentuale di quanto dichiariamo di percepire.

Quella che serve a noi è la prima, perchè la seconda è pressochè inutile ai fini pensionistici.

Quindi l'ENPALS richiede due cose:
- agibilità a carico del gestore del locale
- posizione del musicista

Noi dobbiamo soltanto aprirci una posizione ENPALS e farci dare il libretto in cui vengono annotate le serate (cioè le assunzioni) e il compenso percepito (qui si decide col gestore), l'agibilità è completamente a carico del gestore.

A questo punto direi che la posizione ENPALS ce la facciamo da soli: un libretto ad ognuno di noi e finalmente non ce la mena nessuno e, da quel che si legge in giro, è gratis.

P.S. io e Abba una posizione ENPALS la abbiamo già: ce la creò Marco Dieci quando suonammo all'Oasis, quindi credo vada soltanto rinnovata. Abba cerca il libretto ENPALS: è giallino e grosso tipo un quadernetto!!

Edited by Rinna - 7/10/2005, 18:31
 
Top
doc_dan
view post Posted on 7/10/2005, 13:02




ce l'ho sotto gli occhi!!!
 
Top
Rinna
view post Posted on 7/10/2005, 14:47




Bene sull'altro forum ha postato un tipo che ha confutato tutto e ora sta litigando con quello di prima....

Speriamo che alla COOPMUSICISTI sappiano spiegarci sta roba....
 
Top
Rinna
view post Posted on 7/10/2005, 17:34




Allora da quel che ho capito dopo aver letto miliardi di documenti se si va in un ufficio SIAE (che con l'ENPALS c'entra solo perchè organo adibito ai controlli) con carta d'identità e codice fiscale di ognuno di noi, ci fanno il libretto personale con numero di matricola come POSIZIONE ENPALS e ci forniscono l'AGIBILITA? DI PALCO come gruppo. Il tutto dovrebbe essere gratuito...

P.S. x Tommy: è tutto pulito!!
 
Top
-/eXdeath\-
view post Posted on 7/10/2005, 20:59




CITAZIONE (Rinna @ 7/10/2005, 13:54)
ma tutti quelli che fanno arte in genere, calciatori compresi

Scusa ma questa mi ha ucciso è mezz'ora che rido.

Edited by -/eXdeath\- - 12/10/2005, 20:40
 
Top
Rinna
view post Posted on 8/10/2005, 11:53




Anche sull'altro forum è venuto fuori di tutto!!!
Però in televisione quando senti che beccano qualche calciatore non in regola col fisco, spesso hanno noie anche con l'ENPALS per non aver pagato i contributi....ma voglio dire vi pare che Vieri debba aver bisogno di assistenza previdenziale??!?!? Mah.....strana Italia....
 
Top
Rinna
view post Posted on 11/10/2005, 17:38




Questa mattina io e il nostro manager Tommy, siamo andati in un paio di Cooperative di Musicisti ad informarci sulla questione agibilità.

Il risultato è che è necassaria per suonare in certi locali che la richiedono in quanto vogliono fare le cose fatte bene e in regola, mentre è praticamente inutile nel 90% dei locali in cui ancora si suona in nero.
Cioè in pratica, il fine ultimo dell'ENPALS non è altro che previdenziale: serve a garantire una pensione ai musicisti professionisti. Il problema è che per loro un gruppo come noi che prende qualche euro per una serata in birreria è professionista tanto quanto NEK che prende qualche migliaia di euro per una canzone dalla De Filippi!
Considerato questo e considerato che noi una pensione da musicisti probabilmente non la matureremo mai, visto che faremo fatica a maturare quella statale dell'INPS, lo scopo primario dell'agibilità ENPALS è (per noi e al momento) inutile!

Inoltre i controlli degli ispettori SIAE delegati dall'ENPALS sono rivolti solamente ai gestori dei locali che pagano una multa di 25 euro per ogni componente del gruppo e per ogni spettacolo non in regola, senza alcun ripercussione sul gruppo, se non una sanzione che non ho ben capito (in un posto ci hanno detto che non c'è niente, in un altro ci hanno detto che si è soggetti alle sanzioni previste per il lavoro in nero dei liberi professionisti).

Quindi, in fin dei conti, l'agibilità serve per poter essere assunti in regola dal gestore del locale, il quale ha la responsabilità e l'onere di metterci in regola, se non vuole pagare la multa e avere gli ispettori che lo tassano.

Poi, essendo noi in 6 ed essendo l'agibilità personale, aggiungendo i costi dell'IVA da richiedere perchè la serata verrebbe fatturata, in pratica dovremmo chiedere dei compensi a serata paragonabili a quelli di Claudio Baglioni per riuscire a metterci in tasca qualcosa!

In alcuni casi, saremmo NOI a pagare!!! Oddio...

Insomma un gran casino: stamattina stavo per mettermi sulla scrivania del tipo in piedi ad urlare!!

Ora, da parte vostra la domanda sorge spontanea
 
Top
13 replies since 7/10/2005, 11:32   798 views
  Share